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La scorsa settimana avevo ipotizzato una prosecuzione del trend rialzista in atto e non aveo escluso una possibile estensione sino in area 24000. Ci siamo fermati a 23800 ma rimane immutata la possibilità di raggiungere area 24000 durante questa settimana con successivo target al rialzo 24175 massimo toccato nel mese di luglio del 2015. Il livello che anche in caso di correzione il nostro future non deve perdere è 23250 pena un ritorno immediato a 23100 e quindi 22835/22830 perchè le ex resistenze dovranno fare da supporto in caso di correzione peraltro fisiologica in modo da poter scaricare il forte ipercomprato.

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Time frame giornaliero

 

 

La scorsa settimana avevo ipotizzato che il trend rialzista del mercato sarebbe proseguito anche in quella appena trascorsa ma non ritenevo sinceramente che avrebbe avuto la forza di chiudere sopra 23100. Nonostante il nostro future sia uscito dalla banda di bollinger superiore credo che possa effettuare un ulteriore spunto rialzista sino a 23510 senza escludere del tutto un approdo sino ad area 24000. Il forte ipercomprato di breve suggerisce comunque prudenza con un primo pericolo dovesse perdere 23100/23000 area di ex resistenza che adesso deve fungere da supporto. Se questi livelli dovessero cedere il primo obiettivo sarebbe 22875 e quindi 22750.

Dopo aver toccato un minimo a 21520 dove transitava anche la media mobile a 200 periodi nella seduta del 2 gennaio scorso il nostro future ha effettuato un sensibile recupero sino a 22695 dello scorso venerdì. A questo punto ritengo che il movimento in atto possa proseguire anche durante la prossima settimana con un primo obiettivo a 22750/22765 e quindi 22830/22835 senza poter escludere totalmente come target di questo movimento area 23000/23100.Pericolosa solo una chiusura giornaliera sotto 22440 che implicherebbe un primo target a 22280 e quindi a 22075.

Sicuramente Banca Intesa ha tenuto molto meglio di Unicredit ma vista la debolezza dell’intero settore bancario diventa fondamentale la tenuta di area 2.75 pena un obiettivo minimo a 2.694/2.692 e quindi addirittura la chiusura gap a 2.638. Un rimbalzo si può originare soltanto se avesse la forza di superare 2.816 con primo target 2.85 e quindi 2.878.

L’mpostazione grafica di Unicredit è decisamente negativa e non mi stupirebbe vederla correggere ulteriormente sino a 15.10/14.95 con obiettivo successivo posto a 14.71. Quest’ultimo livello è davvero da considerare alla stregua di un baluardo in quanto il successivo target nel caso venisse perso sarebbe addirittura il gap ancora aperto a 13.99. Solo una chiusura giornaliera sopra il massimo di venerdì a 15.95 potrebbero favorire un rimbalzo tecnico prima sino a 16.13 e quindi sino a 16.58.