Niente da dire il mercato mi ha davvero sorpreso perchè oltre a pensare che avrebbe potuto verificarsi una bull trap ritenevo in ogni caso difficile da superare il doppio massimo sporco su time frame settimanale 21720/21740 realtivo al mese di dicembre del 2015 mentre il nostro future ha addirittura chiuso vicinissimo ai massimi a 21935. A questo punto il target naturale diventa 22225 relativo al massimo settimanale della seconda settimana del mese di dicembre 2015. In realtà anche se sembra incredibile, almeno per me, limitandoci ad una mera analisi tecnica il target finale di questo movimento risulterebbe essere addirittura area 22850. Solo una discesa sotto area 21500 ci riporterebbe a 21360/21330.

Quadro su time frame settimanale

Intesa a differenza di Unicredit si sta mantendo sui massimi di periodo e nonostante non riesca a rompere convinzione area 2.90 non è del tutto da escludere che possa farcela la prossima settimana. Nel caso riuscisse a chiudere sopra questo livello il primo obiettivo sarebbe 3.016 e quindi 3.058. Pericolosa sola una chiusura giornaliera inferiore ad area 2.82.

Nonostante Unicredit non abbia ancora perso la trend line rialzista che l’accompagna da meta aprile ritengo che la prossima settimana possa testare dapprima 16.44 e quindi portarsi a chiudere il gap a 15.92. Solo una chiusura giornaliera superiore a 17.10 potrà invalidare questo scenario e riportare il titolo in area 17.50 e quindi sui massimi di periodo a 17.75.

Nonostante Bami nella settimana appena trascorsa non abbia ancora perso area 3 i miei indicatori ed oscillatori mi suggeriscono che questo livello lo possa perdere nella prossima il che comporterebbe un approdo naturale dapprima a 2.874 e quindi alla chiusura gap di 2.85. Questo scenario potrebbe essere messo in discussione solo da una chiusura giornaliera superiore ai massimi di periodo posti in area 3.20.

Il nostro Future dopo aver toccato un nuovo massimo di periodo intraday a 21675 nella seduta di giovedì chiudendo però a 21565 comunque sempre sopra l’importante resistenza statica posta in area 21500 ha però negato nella seduta di venerdì dove ha disegnato una long black arrivando ad un minimo intraday a 21360 chiudendo poi a 21420. A questo punto sarà molto importante almeno la tenuta di 21330 la cui perdita avrebbe come obiettivo minimo 21120/21080. Solo una veloce ripresa di area 21500 comporterà il tentativo di approdo nell’area indicata da tempo 21720/21740 su time frame settimanale.

Intesa anche nella settimana appena trascorsa non è riuscita a trovare una sua direzionalità ma con il peggioramento di indicatori ed oscillatori sembra più probabile una correzione che avrà inizio in caso di chiusura giornaliera inferiore a 2.822 con primo target 2.786/2.758 e quindi 2.694/2.692 senza dimenticare il gap ancora aperto a 2.638. Ritengo invece molto più improbabile che il titolo possa invece rompere al rialzo i massimi di periodo posti in area 2.90.

Settimana di decisa debolezza per Unicredit che per non correggere ulteriormente deve assolutamente tenere i minimi di venerdì poco sotto 16.50 pena un immediato ritorno in area 16 e quindi a 15.28 e sul doppio minimo a 15.10. Considerata la forte negatività di inidcatori ed oscillatori mi pare altamente improbabile la possibilità di un rimbalzo significato nel breve periodo.

La scorsa settimana avevo intravisto i primi segnali di cedimento da parte di Bami ed in quella appena trascorsa ha confermato queste avvisaglie andando quasi a testare area 3 realizzando un minimo a 3.014 nella seduta di venerdì.Nel caso nelle prossime sedute venisse violata al ribasso quest’area il titolo molto probabilmente potrebbe accelerare sino a 2.874 e quindi a chiudere il gap a 2.85. Visto il sensibile peggioramento di indicatori ed oscillatori ritengo altamente improbabile che il titolo possa avere la forza di rompere i massimi di periodo posti in area 3.20.

La scorsa settimana avevo manifestato qualche dubbio per la prosecuzione del movimento rialzista in atto dovuto alla difficoltà nel superare area 21500 come puntualmente è avvenuto anche in quella appena trascorsa. A questo punto rimaniamo aggrappati alla trend line rialzista partita dal 29 novembre scorso che nel caso venisse persa riportare il mercato in area 20500/20450. Ritengo difficile visto anche l’indebolimento di indicatori ed oscillatori che il mercato possa trovare la forza di superare area 21500 raggiungendo così il target di 21720/21740.

Intesa si trova proprio ad un bivio perchè in caso di chiusura giornaliera superiore ad area 2.90 potrebbe sicuramente portarsi a 3.018/3.056 come indicato la scorsa settimana, Nel caso però dovesse perdere 2.822 avremmo subito 2.786 e quindi 2.73.