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Analisi Tecnica

Generali ( key reversal nella seduta di mercoledì!)

Generali si è fermata poco sotto il minimo del 9 di marzo a 13.91 andando a fare un nuovo minimo di periodo a 13.87 nella seduta di martedì. La candela successiva è stata di segno diametralmente opposto disegnando così il famoso pattern denominato key reversal teorizzato da Martin Pring. A differenza della maggior parte dei titoli del Ftsemib40 ha inoltre chiuso quasi sui massimi settimanali disegnando una spinning top nella seduta di venerdì che seppur candela di indecisione non esclude del tutto la possibilità di un test a 14.66 e quindi alla chiusura del gap lasciato aperto a 14.77 nella seduta del 3 aprile. Solo una chiusura giornaliera sotto i minimi della key reversal sporca a 13.88/13.87 comporterà un nuova fase di correzione con primo target a 13.58 e in seguito un test sui minimi di periodo a 13.21.

 

Telecom ( rimbalzo perfetto dal supporto!)

Telecom ha rimbalzato in maniera quasi millimetrica dal livello che avevo indicato la scorsa settimana a 0.7625 ma a differenza dei bancari ha toccato questo minimo nella seduta di mercoledì. L’hammer disegnato in questa seduta ha scongiurato il raggiungimento del successivo target ribassista a 0.7445 ma tutti gli indicatori e oscillatori ancora visibilmente girati in negativo non promettono particolari spunti rialzisti che in caso di chiusura giornaliera sopra area 0.80 difficilmente potranno portare oltre area 0.82. Sul breve periodo una chiusura giornaliera inferiore a 0.776 porterebbe di nuovo il titolo sui minimi di mercoledì e quindi al target du cui dicevo prima a 0.7445.

Unicredit ( mi ha a dir poco sorpreso!)

La scorsa settimana avevo ipotizzato che Unicredit avrebbe potuto proseguire nella correzione in atto mentre dopo aver avuto una tenuta maggiore già nella seduta di martedì ha disegnato una marubozu white sporca 12.94/13.63 seguita da un long white mercoledì che le ha permesso di allontnarsi dai pericolosi obiettivi ribassisti che sembravano ormai a portata di mano. Se non dovesse perdere il minimo delle ultime due sedute a 13.47 potrebbe proseguire in questa fase di rimbalzo anche la prossima settimana con un obiettivo ad almeno 14.16 prima e a 14.45 in seguito. Purtroppo lo short che avevo suggerito se fossimo stati ligi nello stop lo avremmo dovuto chiudere nella seduta di giovedì. Solo una chiusura giornaliera inferiore a 13.47 riporterebbe il titolo poco sotto area 13.

Intesa ( buona risposta dai minimi di martedì!)

Intesa come quasi tutti i bancari ha toccato il minimo settimanale nella seduta di mertedì a 2.388 andando quindi anche lei leggermente sotto al primo target che vi avevo indicato a 2.408/2.406. Già nella seduta successiva però ha rimbalzato in maniera decisa passando da 2.394 a 2.496 andando poi a chiudere in ogni caso a 2.474. Le sedute di giovedì e venerdì sono state più interlocutorie ma l’aspetto più importante è che si sia riportata all’interno del box di congestione 2.456/2.562. Non ci fossero le incognite dell’esito elettorale francese direi che la prossima settimana si potrebbe portare tranquillamente sui massimi del box e quindi sui massimi di periodo a 2.588. Solo l’uscita dalla parte inferiore dello stesso riportebbe il tiolo prima a 2.394/2.388 e quindi a 2.328.

Bami (piccola prova di forza!)

Bami come del resto l’indice ha toccato il minimo  settimanale nella seduta di martedì andando a toccare 2.304 appena sotto il livello indicato la scorsa settimana come primo target ribassista. Nelle due sedute successive, però, ha effettuato un buon rimbalzo che che l’ha portata da 2.342 sino a 2.508 disegnando due marubozu white sporce consecutive. Nella giornatà di venerdì ha realizzato un nuovo massimo settimanale a 2.536 ma soprattutto ha chiuso sopra la trend line ribassista partita dal 7 di aprile scorso. Nonostante gli indicatori e oscillatori siano ancora tutti impostati negativamente potrebbe avere un ulteriore spunto rialzista sino a 2.58 prima e in seguito a 2.65.  Ritengo che il primo segnale negativo lo avremo in caso di chiusura giornaliera inferiore al minimo di giovedì a 2.416 ma come per l’indice ricordo sempre che dovremo verficare l’impatto delle elezioni francesi prima di prendere qualunque iniziativa.

Ftsemib Cash ( primo target raggiunto!)

La scorsa settimana avevo indicato come primo obiettivo l’area compresa tra 19539 e 19479 e già martedì, prima seduta della settimana a causa delle festività pasquali, abbiamo fatto un minimo a 19442. Mi ha sorpreso semmai il rimbalzo marcato della seduta successiva anche se nonostante il buon rimbalzo dai minimi non siamo nemmeno riusciti ad andare a chiudere il gap lasciato aperto nella seduta del 12 aprile scorso a 19980. Oltretutto questa settimana abbiamo fatto una sorta di doppio massimo sporco molto vicino al massimo del 13 di aprile a 19944. Gli indicatori e gli oscillatori sono ancora impostati al ribasso e pertanto mi aspetto che durante la prossima settimana potremmo andare a testare nuovmanente area 19500/19450 e quindi area 19300 che avevo già indicato come secondo target senza dimenitcare che continua a rimanere aperto anche il gap realtivo alla seduta del 28 febbraio a 19003. Solo una rottura al rialzo del triplo massimo sporco in area 19900/19950 potrà portare alla chiusura del gap a 19980 e a quel punto saremmo in grado di verificare se il mercato avesse ancora la forza di ritornare sino ad area 20300. Ultima considerazione anche se esula dall’analisi grafica sono le elezioni francesi. Riconosco che sia una banalità ricordarlo ma un evento così importante può condizionare in maniere decisiva l’andamento dei mercati finanziari nelle prossime settimane.

Generali ( altra settimana poco brillante!)

Nella scorsa settimana Generali pur avendo perso meno di molte Blue chips ha però confermato la debolezza di breve periodo perdendo la trend line rialzista partita da fine novembre. Gli indicatori e gli oscillatori tutti girati in negativo indicherebbero una prosecuzione del trend in atto con un primo target ravvicinato già indicato la scorsa settimana a 13.91 ( sfiorato la scorsa con minimo a 13.97) e quindi 13.58/13.55. Seppur non totalmente da escludere un test dei minimi dell’anno a 13.21 ritengo che nel caso fossero raggiunti un rimbalzo importante anche solo da ipervenduto il titolo lo dovrebbe effettuare con target i livelli di pull back a 13.55/13.58 e quindi 13.91/13.97. Come per Telecom non vedo forza sul titolo ma quanto meno un tentativo di essere più resistente al ribasso rispetto al mercato.

Telecom ( appesa ad un filo!)

Durante la scorsa settimana Telecom non ha effettuato nessuna chiusura giornaliera sotto area 0.80 e questo è un buon segnale. Questa settimana potrebbe essere decisiva per l’andamento di breve del titolo in quanto dovrebbe finalmente prendere una direzionalità che indicatori e oscillatori suggeriscono al ribasso con primo target 0.779/0.778 e quindi 0.764/0.763. Gli scarsi volumi delle ultime sedute però potrebbero riservare delle sorprese e nel caso in cui si palesassero nuovamente con la rottura della trend line ribassista partita dai massimi di periodo di fine marzo non è da escludere un ritorno in area 0.82 e quindi a 0.8315/.0842. In sostanza non ha preso ancora una vera direzionalità ma ha dimostrato almeno di essere leggere più forte rispetto alla marcata debolezza del mercato.

Unicredit ( i miei timori sono stati confermati!)

La scorsa settimana Unicredit ha avuto un pessimo andamento che ha sancito la perdita della trend line rialzista partita dal 29 novembre scorso e vista l’estrema negatività di indicatori e oscillatori con l’Rsi sceso addirittura sotto 30 dovrebbe continuare anche questa settimana nella sua fase di debolezza e raggiungere prima 12.66 e quindi 12.30. Non mi stupirebbe però di vederla anche sui minimi dell’anno 12.02/11.93 prima di poter effettuare un rimbalzo significativo. Nel caso invece dovesse sorprendermi e rimbalzare già nelle prossime sedute, normalmente in caso di pullback sino in area 13.80 chi fosse in posizione dovrebbe liquidare il titolo e chi fosse fuori potrebbe aprire posizioni short con stop stretto in caso di chiusura giornaliera sopra 13.87.

Intesa San Paolo ( nemmeno lei totalmente immune!)

Intesa la scorsa settimana si è fermata appena sopra il target che avevo indicato poco sopra area 2.40 facendo un minimo settimanale a 2.426. Rispetto ad altri bancari si è difesa meglio dalla discesa del mercato ma è in ogni caso uscita dal box di congestione che aveva come base 2.49/2.48 e quindi è probabile che possa proseguire al ribasso anche questa settimana con primo target 2.408/2.406 peraltro molto ravvicinato alla chiusura di giovedì e arrivare al target naturale di 2.328 minimo del 9 di marzo scorso. Potrebbe anche provare a rientrare nel box ma indicatori e oscillatori mi suggeriscono di escluderlo.